Riportiamo qui a fianco una grafica che riassume i principali fattori che determinano un cambiamento nelle persone. imageSi nota che l’ultimo fattore, il n. 6, consiste nel: mantenimento. Nel ciclo di un cambiamento mi sono trovato diverse volte a definire il tempo necessario per un allenamento, per un’azione continua che consenta di far diventare il cambiamento persistente, una nuova abitudine. Quante tempo serve… indicativamente?

Cambiamento Abitudini ed il mito della regola dei 21 giorni

Riporto qui di seguito alcune riflessioni sulla regola dei 21 giorni per il mantenimento del cambiamento e per la creazione di comportamenti automatici e/o abitudinari. Maxwell Maltz in ambito ortopedico aveva notato che per quanto riguarda il periodo di adattamento ai cambiamenti e ai nuovi comportamenti, si accorse che ci volevano circa 21 giorni per creare una nuova abitudine. Maltz scrisse su queste esperienze e disse:


Questi e molti altri fenomeni comunemente osservati tendono a dimostrare che solitamente si richiede un minimo di circa 21 giorni per trasformare una vecchia immagine mentale e creare una nuova abitudine. Maxwell Maltz


Come avrete notato Malts aveva detto “un minimo di circa 21 giorni”, non che “bastano 21 giorni”!


Servono almeno due mesi: 66 giorni


In uno studio pubblicato sul European Journal of Social Psychology, Lally e il suo team di ricerca hanno deciso di capire quanto tempo ci vuole in realtà per formare un’abitudine. Il risultato è che ci vogliono più di 2 mesi prima di che un nuovo comportamento diventi automatico. 66 giorni per essere precisi.

Importanza del follow-up

imageDalla grafica sopra riportata in alto, nell’articolo, emerge che il “fattore” principale del cambiamento è proprio l’ultimo: il mantenimento del cambiamento e delle abitudini. Senza quest’ultimo fattore tutti gli sforzi dei fattori precedenti rischiano di svanire.
Nella mia esperienza di coach, trovo conferme empiriche nella direzione di un periodo che va dai 2 a 6 mesi per ottenere il consolidamento di cambiamenti importanti a livello strutturale o comportamentale, abitudini incluse.
Un percorso di Coaching purtroppo durano 2-3 mesi al massimo, per cui è difficile presidiare il radicamento di un nuovo comportamento, pur avendo sviluppato tutte le fasi del processo di Change Management che include il Decision Making.

Diventa dunque importante, se non indispensabile, prevedere un momento di follow-up programmato a distanza di 3-6 mesi dalla fine del progetto/processo di Change Management che non può non includere i processi di Problem Solving/Decision Making.
Il follow-up deve essere inteso come una supervisione, una verifica, una riflessione (un check) che eventualmente faccia ripartire il processo di Change Management fasi del cambiamento (nel modello transteorico), o delle nuove azioni, se prendiamo come riferimento il Deming Cycle (ciclo di PDCA, acronimo di Plan–Do–Check–Act).