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Decidere di fare coaching ad un team non è solo un ripiego per abbattere ¡ costi di un’attività di coaching individuale (questo è solitamente uno dei primi vantaggi che vengono messi in evidenza quando si confrontano le due modalità di intervento).
È anche, e soprattutto, la strategia migliore quando il lavoro di potenziamento e sviluppo delle
capacità non può limitarsi al singolo, ma deve necessariamente coinvolgere un team, quando
l’intervento sul singolo e la condivisione del percorso di crescita con Il capo diretto non sono
sufficienti per produrre cambiamenti significativi e concretamente visibili e, infine, quando è
necessario un coinvolgimento più ampio e una condivisione con î colleghi che ricoprono ruoli
analoghi all’interno dell’organizzazione.
In questi casi si parla di team coaching o di project coaching, setting (contesti)  all’interno dei quali il focus è più orientato sulle interazioni tra le persone coinvolte nel gruppo che non sugli aspetti personali e intimi dei singoli.
Le necessità e le esigenze di sviluppo espresse a livello individuale vengono  comunque riconosciute e salvaguardate, pur collocandole e attribuendo loro un significato all’interno di un contesto più ampio, quello appunto del gruppo impegnato in un percorso di crescita in quanto tale.

Qui a fianco un esempio dello sviluppo di un team aziendale in un percorso che parte dal miglioramento e che arriva all’innovazione ed alla partecipazione.

Vedi anche: Modello basato sul team o sull’esperto

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