Ricordi quando Tom Hanks, naufragato su un’isola deserta dopo un incidente aereo, trova il suo unico compagno in una palla da pallavolo che chiama Wilson? “Rispondimi… Wilson?”, un bisogno di relazione e di scambio: un dialogo necessario, quasi cooperativo. Dramatica la scenza in cui perde il pallone in mare (spoiler).

Questa situazione rappresenta perfettamente un concetto noto come facilitazione sociale. Sembra complesso, ma in realtà significa semplicemente che rendiamo meglio quando sentiamo di non essere soli (le persone tendono a migliorare le proprie prestazioni in presenza di altri), anche se la nostra compagnia è solo una palla da pallavolo con una faccia (per così dire) disegnata sopra.

La forza della connessione (facilitata dalla “con-presenza”)

Nei giorni in cui ci si sente isolato, come se fossimo su una piccola isola sperduta, saltando da una sessione in video call, da un webinar, da una riunione virtuale all’altra ci si sforza di connettersi attivamente. Avere quel senso di presenza può fare un’enorme differenza, soprattutto nei contesti di lavoro in team.
In un contesto cooperativo, fare uno sforzo per connettersi può significare partecipare attivamente agli incontri in presenza, scambiarsi idee durante le pause caffè o semplicemente mantenere un dialogo costante. Questa pratica crea un senso di presenza e comunità, che è cruciale per mantenere un ambiente di lavoro sano e produttivo.
Quando si parla di lavoro di squadra, la connessione con i colleghi e la “con-presenza” è fondamentale. Nel contesto collaborativo, il connettersi va oltre. Significa partecipare alle riunioni con la videocamera accesa, contribuire alle discussioni e lavorare insieme per risolvere problemi complessi. Questo è una componente chiave dell’Agile Coaching, che mira a promuovere un ambiente di lavoro collaborativo e a facilitare il miglioramento continuo. Cooperazione e collaborazione nell’Agile Coaching non sono sinonimi, anzi: sono uno spartiacque che definiscono un tema rispetto ad un gruppo.

Cooperazione vs. Collaborazione

Riflettere sulla necessità della collaborazione ci porta a esplorare la differenza fondamentale tra cooperazione e collaborazione, due concetti spesso confusi ma essenziali nella gestione dei team e nella realizzazione di progetti.

Cooperazione:

La cooperazione si riferisce all’atto di lavorare insieme per raggiungere obiettivi individuali semplici. In questo contesto, le persone condividono informazioni e risorse ma lavorano principalmente in modo indipendente. Ogni membro del team ha un compito specifico e definito, e il successo individuale contribuisce al successo complessivo del progetto.

  • Obiettivi Individuali: Ogni membro del team è responsabile di una parte specifica del lavoro e il successo dipende dall’efficacia con cui completano i propri compiti.
  • Interdipendenza Limitata: Le attività sono spesso suddivise in modo che ci sia una minima interdipendenza tra i membri del team. La comunicazione è meno frequente e principalmente focalizzata sullo scambio di informazioni necessarie.
  • Esempi di Cooperazione (la staffetta): In un contesto di sviluppo software, un esempio di cooperazione potrebbe essere un team in cui ogni sviluppatore lavora su moduli separati del codice e condivide solo i risultati finali per l’integrazione.

Collaborazione:

La collaborazione, invece, implica un’interazione e iterazione continua tra i membri del team per affrontare processi complicati o complessi. Questo approccio richiede un elevato grado di comunicazione, coordinazione e adattamento. Inoltre, favorisce la creazione di soluzioni innovative attraverso il contributo collettivo e il brainstorming.

  • Obiettivi Condivisi: I membri del team lavorano insieme verso obiettivi comuni, spesso complessi, che richiedono un contributo collettivo e un pensiero integrato.
  • Elevata Interdipendenza: Le attività dei membri sono strettamente interconnesse. La collaborazione implica una continua condivisione di idee, feedback e modifiche per migliorare continuamente il prodotto o il processo.
  • Esempi di Collaborazione (la cordata): In un progetto Agile, la collaborazione è esemplificata dalle cerimonie come le riunioni/meeting come: Sprint Planning, Daily Standups, e Retrospectives, ecc. dove il team discute apertamente problemi, soluzioni e progressi, adattando costantemente il proprio approccio in base ai feedback ricevuti.

Implicazioni per la gestione Agile dei team

Struttura dei Team: I team che necessitano di cooperazione possono essere organizzati con ruoli e responsabilità ben definiti e con meno necessità di riunioni frequenti. I team che richiedono collaborazione possono dirsi agili e beneficiano di una struttura più fluida, con frequenti interazioni e scambi di idee.

Leadership e supporto: Nella cooperazione, il ruolo del leader può essere più orientato alla supervisione e al coordinamento. Nella collaborazione, il leader deve agire come Agile Coach, promuovendo la comunicazione aperta, l’empatia e la fiducia reciproca.

Cultura Organizzativa: Le organizzazioni che desiderano promuovere la collaborazione devono coltivare una cultura che valorizzi l’innovazione, la sperimentazione e il feedback continuo. Questo include spazi di lavoro progettati per facilitare l’interazione e strumenti di comunicazione che supportano il lavoro collaborativo.

Il segreto del successo è nell’equilibrio tra cooperazione e collaborazione?

Direi di sì. Il lavoro individuale coordinato nella modalità cooperativa non è eliminabile.
Sia la cooperazione che la collaborazione sono essenziali, ma devono essere applicate in modo appropriato a seconda della natura e la complessità degli obiettivi. Comprendere quando e come utilizzare ciascuno di questi approcci può significativamente migliorare l’efficacia dei team e il successo dei progetti, specialmente in ambienti complessi e dinamici.

In definitiva, la facilitazione sociale, la connessione attiva, il supporto empatico e l’equilibrio tra lavoro individuale e di gruppo sono tutti fattori che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro produttivo e soddisfacente. Questi principi non solo migliorano le prestazioni individuali, ma promuovono anche un senso di comunità e appartenenza, che è essenziale per il successo a lungo termine di qualsiasi organizzazione.

Implementare strategie che incoraggino la facilitazione sociale può quindi essere una mossa vincente per qualsiasi organizzazione che desideri migliorare l’efficacia del proprio lavoro di squadra. L’Agile pone un forte accento sulla comunicazione faccia a faccia, un principio che si sposa perfettamente con la facilitazione sociale.

Fonti: lo spunto su Cast Away è originata da un post di Nisha Joshi – LinkedIn Top Voice

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