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Coaching, Business Agility e training Intelligenza emotiva.

Come trasformare le intenzioni, i propositi in obiettivi concretamente realizzabili?

Il tema diffuso e riportato nel titolo “Come trasformare le intenzioni, i propositi in obiettivi concretamente realizzabili” è quello di passare dai propositi, dalle intenzioni per riuscire a trasformarli in obiettivi. Questa trasformazione è necessaria per raggiungere un obiettivo, per intraprendere un nuovo progetto che richiede una pianificazione adeguata, con l’identificazione di risultati concreti, fattibili e misurabili.

In questo articolo intendiamo esplorare questo argomento utilizzando Chat GPT (Generative Pre-trained Transformer). In questo modo potremmo ottenere due piccioni con una fava: creare un contenuto interessante per chi ha il tema di trasformare le intenzioni, i propositi in obiettivi concretamente realizzabili (il 99% della popolazione adulta?) e dimostrare l’utilità già attuale di un chatbot per la creazione di contenuti per coloro che sono interessati all’esplorazione degli sviluppi dell’Artificial Intelligence (vedi anche l’articolo Con Chat GPT la competenza da utilizzare nel “fare le domande” è il “pensiero critico” in cui è stato affrontato le potenzialità di Chat GPT per la trascrizione di articoli e per la professione di coaching).
Nei contenuti qui di seguito riportati, esploreremo i passaggi per trasformare le intenzioni ed i propositi in obiettivi concreti, raggiungibili e realizzabili. Qui di seguito riportiamo le risposte (dopo due/tre interazioni incrementali al fine di superare la genericità delle prime risposte…) di questo chatbot con l’aggiunta di <Note> di commento e di integrazione:

Primo step: Definisci un obiettivo con il modello SMART

Passo 1: Sii specifico e dettagliato

La definizione di obiettivi specifici e dettagliati è un passaggio essenziale per il successo. Questo passaggio ti aiuterà a concentrare la tua energia e i tuoi sforzi su una meta concreta e misurabile. Invece di avere una vaga intenzione, come “Voglio perdere peso”, identifica una meta precisa e dettagliata, come “Voglio perdere 5 kg in 3 mesi”.

Un modo efficace per rendere l’obiettivo specifico è quello di utilizzare la tecnica SMART. Questo acronimo significa:

  • Specifico: l’obiettivo deve essere chiaro e specifico
  • Misurabile: l’obiettivo deve essere misurabile
  • Attuabile: l’obiettivo deve essere realistico e fattibile
  • Rilevante: l’obiettivo deve essere rilevante per te e le tue esigenze
  • Temporizzato: l’obiettivo deve avere una scadenza precisa

Passo 2: Sii realistico e obiettivo

La definizione di obiettivi realistici e obiettivi è un’altra componente essenziale per il successo. Assicurati che il tuo obiettivo sia realistico e raggiungibile, tenendo conto delle tue attuali circostanze e delle risorse disponibili.

Ad esempio, se hai un lavoro a tempo pieno, potrebbe essere difficile dedicare 2 ore al giorno all’allenamento. In questo caso, potresti considerare di stabilire un obiettivo di allenamento che richieda meno tempo, come 30 minuti al giorno. In generale, se il tuo obiettivo sembra troppo grande o irrealistico, potresti sentirsi scoraggiato o svantaggiato, il che potrebbe ostacolare il tuo progresso.

Passo 3: Definisci il tuo obiettivo in termini di risultato

Chiarisci esattamente cosa vuoi ottenere dal tuo obiettivo. Ad esempio, se il tuo obiettivo è di migliorare la tua forma fisica, potresti definire il risultato come “correre 5 km in 30 minuti” o “fare una sessione di yoga ogni giorno per 30 minuti”. Questo ti aiuterà a mantenere la tua motivazione alta e concentrata sull’obiettivo finale.

Passo 4: Fissa una scadenza

È importante fissare una scadenza per il tuo obiettivo. Senza una scadenza, il tuo obiettivo potrebbe diventare un’attività a tempo indeterminato, senza mai vedere un risultato definitivo.
Definire una scadenza ti aiuta a creare un senso di urgenza e ti incoraggia a impegnarti seriamente per raggiungere l’obiettivo.
Inoltre, una scadenza ti aiuta a monitorare i tuoi progressi. Ad esempio, se il tuo obiettivo è di perdere 5 kg in 3 mesi, puoi verificare il tuo progresso ogni 2-3 settimane per vedere se sei sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo entro la scadenza.

Passo 5: Crea un piano d’azione

Ora che hai un obiettivo specifico, realistico, misurabile e con una scadenza, il passo successivo è creare un piano d’azione dettagliato per raggiungere l’obiettivo. Il piano d’azione dovrebbe includere le azioni specifiche che devi intraprendere per raggiungere l’obiettivo, le date entro le quali le azioni devono essere completate e le risorse necessarie per completare le azioni.
Ad esempio, se il tuo obiettivo è di perdere 5 kg in 3 mesi, il tuo piano d’azione potrebbe includere l’adozione di una dieta sana ed equilibrata, l’aumento dell’attività fisica, l’utilizzo di un’app per monitorare l’apporto calorico e il peso corporeo, e il controllo regolare del progresso.

Passo 6: Monitora il tuo progresso

Una volta che hai creato un piano d’azione dettagliato, è importante monitorare regolarmente il tuo progresso. Ciò ti aiuterà a capire se stai facendo progressi verso il tuo obiettivo o se devi apportare modifiche al tuo piano d’azione per rimanere sulla buona strada.
Monitorare il tuo progresso ti aiuta anche a rimanere motivato e impegnato nel raggiungimento dell’obiettivo. Se noti che stai facendo progressi, ti sentirai motivato a continuare, mentre se noti che non stai facendo progressi, potresti cercare di capire perché e apportare le necessarie modifiche al tuo piano d’azione.

Passo 7: Apporta le necessarie modifiche

Se noti che non stai facendo progressi verso il tuo obiettivo, potrebbe essere necessario apportare alcune modifiche al tuo piano d’azione. Ad esempio, se hai fissato un obiettivo troppo ambizioso, potresti dover ridurre la tua meta. Al contrario, se hai raggiunto il tuo obiettivo prima della scadenza, potresti dover aggiungere un nuovo obiettivo o rivedere il tuo piano d’azione.

In conclusione, trasformare le intenzioni e i propositi in obiettivi concreti e realizzabili richiede un processo di pianificazione accurato e dettagliato. Seguendo i passaggi sopra descritti, puoi definire obiettivi specifici, realistici e misurabili, creare un piano d’azione dettagliato e monitorare il tuo progresso regolarmente per raggiungere il tuo obiettivo entro la scadenza prefissata. Inoltre, apportare le necessarie modifiche al tuo piano d’azione se non stai facendo progressi ti aiuterà a rimanere sulla buona strada per raggiungere il tuo obiettivo.

<Note: fin qui Chat GPT ha fatto copia/incolla di un semplice articolo sulla definizione di Obiettivi con il modello dell’obiettivo S.M.A.R.T. – Specific (Specifico), Measurable (Misurabile), Achievable (Raggiungibile), Realistic (Realistico), Time-Based (Temporizzabile), ce ne sono decine e decine in rete. Una risposta a basso valore aggiunto. Da qui in poi, Chat GPT, con il suo “tuttavia”, mi ci ha sorpreso:>

Altre raccomandazioni da seguire per la definizione degli obiettivi

Tuttavia, ci sono alcune cose che devi tenere a mente quando si tratta di fissare obiettivi.

  1. Prima di tutto, assicurati di avere una buona ragione per voler raggiungere l’obiettivo. Se l’obiettivo non ha una forte motivazione personale, potrebbe essere difficile mantenerlo nel tempo.
  2. In secondo luogo, assicurati di essere realistico nell’impostazione dei tuoi obiettivi. Ciò significa che devi tener conto delle tue limitazioni, come il tempo e le risorse a tua disposizione, e delle circostanze esterne che potrebbero influenzare la realizzazione dell’obiettivo.
  3. In terzo luogo, cerca di rendere l’obiettivo misurabile e quantificabile (vedi modello SMART sora citato). Questo ti aiuterà a monitorare il tuo progresso e a capire se stai facendo progressi verso il tuo obiettivo o se devi apportare modifiche al tuo piano d’azione.
  4. Infine, ricorda che la pianificazione dell’obiettivo è solo il primo passo. È altrettanto importante rimanere impegnato e motivato nel perseguimento dell’obiettivo. Ciò può richiedere un certo sforzo e perseveranza, ma se ti concentri sull’obiettivo e ti impegni a seguirlo fino alla fine, puoi raggiungere ciò che hai stabilito di fare.

In definitiva, trasformare le intenzioni e i propositi in obiettivi concreti e realizzabili richiede tempo, pianificazione e impegno. Ma se segui i passaggi sopra descritti puoi raggiungere i tuoi obiettivi.

<Note: ci sembra che sia una buona raccomandazione ma sempre all’interno del modello SMART. Per alzare il livello dell’articolo abbiamo dovuto chiedere un approfondimento alla prima interazione: “Come trasformare le intenzioni, i propositi in obiettivi concretamente realizzabili“. Per ottenere maggiore qualità di risposta ho chiesto al chatbot di collegare gli obiettivi non solo alla motivazione ma anche alla generazione di nuove abitudini. Ecco il risultato e la risposta che abbiamo ottenuto:>

Secondo step: Genera la motivazione necessaria per raggiungere la nuova abitudine richiesta dal tuo obiettivo

Per generare la motivazione necessaria per raggiungere una nuova abitudine, ci sono alcuni passi importanti che puoi seguire.

  1. Prima di tutto, è importante avere un valido motivo per cui vuoi sviluppare una nuova abitudine.
    Quali sono i benefici che ti aspetta di ottenere? Come ti sentirai una volta che avrà acquisito questa nuova abitudine? Comprenderai che questi aspetti ti possono aiutare a generare la motivazione intrinseca necessaria per mantenere l’impegno nel lungo termine.
  2. In secondo luogo, occorre suddividere gli obiettivi in obiettivi a breve termine, in modo da far sentire il cliente di aver raggiunto qualcosa ogni volta che raggiunge uno dei suoi piccoli obiettivi intermedi.
  3. In terzo luogo, occorre pianificare e programmare la nuova abitudine nella tua vita quotidiana.
    Ad esempio, se vuoi fare più attività fisica, puoi pianificare di andare in palestra o fare una passeggiata ogni mattina prima del lavoro.
    Questo ti può a creare una routine che rende la nuova abitudine parte della tua vita quotidiana, anziché una cosa a cui pensare sporadicamente.
  4. Inoltre, può essere utile trovare un partner di responsabilità, ovvero una persona con cui condividere gli obiettivi e monitorarsi reciprocamente nel raggiungerli.
    Ciò può essere particolarmente utile per mantenere l’impegno e la motivazione nel lungo termine.
  5. Infine, è importante non scoraggiarsi se non riesce a mantenere l’impegno al 100%. Ci saranno sicuramente momenti di caduta, ma è importante ricordare che ogni piccolo passo nella giusta direzione conta. In questi casi è importante non sentirsi troppo in colpa ma piuttosto concentrarsi sui progressi già fatti e ripartire da lì.

In conclusione, per generare la motivazione necessaria per raggiungere una nuova abitudine richiede tempo e impegno. Tuttavia, seguendo i passaggi descritti sopra e mantenendo l’attenzione sulla motivazione intrinseca, gli obiettivi chiari e realistici e la pianificazione e programmazione dell’attività, puoi intraprendere nuove abitudini in modo duraturo.

<Note: Ci sembra che sia un approfondimento con un buon valore aggiunto. Per ottenere maggiore qualità di risposta abbiamo chiesto al chatbot di collegare gli obiettivi non solo alla motivazione e alla generazione di nuove abitudini ma anche alla capacità di prendere delle iniziative nel caso di perdita delle motivazioni nell’attuazione del Piano d’Azione. Ecco il risultato e la risposta che abbiamo ottenuto:>

E’ importante comprendere che il cambio di abitudine richiede tempo e sforzo e che spesso ci sono motivi interni ed esterni che possono influire sulla capacità del cliente di mantenere l’impegno.

Terzo step: Se perdi momentaneamente l’abitudine, riprendi il controllo del tuo piano d’azione e mantieni l’impegno

Ecco alcuni suggerimenti che puoi utilizzare se perdi momentaneamente l’abitudine, per riprendere il controllo del tuo piano d’azione e per mantenere l’impegno nel lungo termine:

  1. Valuta il motivo dell’interruzione:
    Esplora i motivi che ti hanno indotto a interrompere il piano d’azione. Ci possono essere problemi imprevisti o stress che stanno influendo sulla tua capacità di seguire il piano. Una volta compresa la situazione, puoi trovare delle soluzioni per superare gli ostacoli.
  2. Rivedi gli obiettivi:
    Potrebbe essere utile rivedere gli obiettivi stabiliti e assicurarti che siano ancora realistici e appropriati per te. Se hai difficoltà a raggiungere gli obiettivi, puoi ridefinirli in modo da essere più ragionevoli e realistici.
  3. Identifica nuove strategie:
    Potrebbe essere necessario identificare nuove strategie per aiutarti a mantenere l’impegno.
    Ci sono diverse tecniche che puoi utilizzare, come: la pianificazione anticipata, la visualizzazione, la gratificazione e l’auto-monitoraggio. Tali tecniche ti possono aiutare a creare un senso di responsabilità e di progresso.
  4. Chiedi supporto, se necessario:
    Se sei in difficoltà è importante chiedere un supporto ad un coach o a una tua persona di fiducia.
  5. Celebra e condividi i risultati:
    Celebrare i successi, anche quelli piccoli e condividili con la persona che ti ha dato supporto.
  6. Modifica il piano:
    Se hai interrotto il piano d’azione, potrebbe essere necessario modificarlo.

In conclusione, il cambio di abitudine richiede tempo, sforzo e pazienza. Potresti mantenere l’impegno utilizzando i suggerimenti sopra riportati, chiedendo supporto e modificando il piano d’azione, se necessario. Ricorda che ogni passo avanti, anche piccolo, è un progresso e ti può aiutare a riprendere il controllo del suo piano d’azione può portare a successi duraturi.

<Note: Fin qui le risposte del chatbot generate da numerose domande, interazioni e richieste d’integrazione all’IA. Sono risposte che avrei dato anch’io… ma mettendoci molto più tempo. Non riteniamo, infine, che Chat GPT sia stata in grado di dare risposte migliori: come molti commentatori hanno già sottolineato, in questa prima versione resa pubblica a fine novembre 2022. In ogni caso il risparmio di tempo nella costruzione dell’articolo sarebbe stato notevole se non ci fossimo messi a commentare e integrare le diverse iterazioni con il chatbot. >

Fonti:

  • Articolo: Con Chat GPT la competenza da utilizzare nel “fare le domande” è il “pensiero critico”
  • CHAT GPT: chat.openai.com

Per supporti di Self Coaching vai anche all’articolo: Il Self Coaching per realizzare un obiettivo di cambiamento.

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Posted in Coaching, Personal Coaching Tagged businesscoaching, coaching, intelligenza emotiva, obiettivi, SelfCoaching

L’ascolto adattivo. Occorre prestare attenzione in modi diversi ed a seconda delle esigenze

Quanto bene ascoltiamo effettivamente ciò che i nostri colleghi, i nostri collaboratori, i nostri clienti ci dicono determina se pensano che possiamo aiutarli a raggiungere il loro obiettivo?
La verità è che non siamo sempre bravi in ​​questo. Molti scoprono che quando ci si incontra per iniziare a lavorare su un progetto, la sua portata e gli obiettivi diventano spesso diversi da quelli che era stato detto che sarebbero stati: una situazione frustrante e costosa.

Tutti noi siamo colpevoli di avere un vuoto di ascolto almeno per una parte del tempo. Pensa a questa come alla differenza tra l’obiettivo di interazione di chi parla (quello che sta cercando di ottenere dalla conversazione) e il modo in cui l’ascoltatore risponde . Ognuno di noi ha uno stile di ascolto predefinito, ma non sempre è in linea con ciò che la persona che ci parla desidera o necessita in quel momento.

Con la loro formazione e coaching, si inizia a capire che un buon ascolto è più che dare alla persona che parla tutta la tua attenzione o mettere via il cellulare (anche se fare entrambe le cose è ancora essenziale). Suggerimenti come “evitare il giudizio” non tengono conto dei momenti in cui i nostri colleghi, clienti e fornitori vogliono effettivamente che sottoponiamo a test di pressione ciò che stanno dicendo. Anche la tanto pubblicizzata pratica dell’ascolto attivo fallisce.

Quello che si può imparare è questo: non c’è un modo giusto per ascoltare tutto il tempo .

Invece, i grandi ascoltatori adattano il modo in cui ascoltano per aiutare la persona che parla a raggiungere i propri obiettivi e soddisfare le proprie esigenze. Ognuno di noi potrebbe essere radicato in un tipo di stile di ascolto, ma la buona notizia è che una volta riconosciuto questo modello, possiamo adattare il nostro approccio in modo da scegliere la forma di ascolto più efficace per una situazione particolare.

Quattro stili di ascolto adattivo per quattro tipi di situazioni

Lowenbraun e Stephens sostengono che mentre potresti pensare che ci siano infinite risposte alla domanda: “Cosa vuole da me la persona che parla?” ce ne sono quattro in ambiti professionali (con i clienti, con i collaboratori, con i colleghi, ecc.): Discern , Advance , Immerse e Support.

I quattro stili di ascolto adattivo

La scelta di uno stile di ascolto appropriato ai desideri e alle esigenze di chi parla può aiutare a superare le sfide comunicative sul posto di lavoro.

Ecco cosa significano questi concetti e come scegliere quando usarli.

DISCERN. Bisogno di valutare. Il tuo interlocutore ha bisogno di essere ascoltati per poter valutare, discernere. Stile di ascolto vicino all’Energia Colore Blu.
La necessità di una guida in determinati momenti della nostra vita lavorativa è comune. Quando le persone con cui lavoriamo non sono sicure di cosa stia andando bene e cosa no, spesso cercano qualcuno che le aiuti a considerare i punti di forza e di debolezza della loro situazione o progetto. Se l’oratore dice qualcosa come “Ho bisogno di un feedback su questo” o “Non sono sicuro che abbia senso”, questo è il tuo segnale per essere un ascoltatore perspicace. Puoi aiutare l’oratore a identificare le bandiere rosse e individuare i positivi. Puoi rispondere in un modo che aiuti l’oratore a sbloccarsi o prendere in considerazione approcci alternativi.

ADVANCE. Bisogno di decidere. Il tuo interlocutore ha bisogno di essere ascoltati per prendere una decisione. Stile di ascolto vicino all’Energia Colore Rossa.
Quando le persone con cui lavoriamo sono concentrate sui risultati o hanno poco tempo, spesso hanno bisogno di un ascoltatore Advance per aiutare a portare avanti progetti e processi. Se dicono: “Dobbiamo prendere una decisione su questo” o “Non so come farò a portare a termine questo progetto”, questo è uno spunto per essere un ascoltatore di Advance. 
Puoi offrire una decisione, assumere parte del lavoro da solo o assistere nella delega di compiti per aiutare l’oratore ad arrivare al traguardo. Ancora una volta, vuoi farlo solo se sai che si adatta all’obiettivo della persona che ti parla.

IMMERSE. Bisogno di esplorare. Il tuo interlocutore ha bisogno di essere ascoltato per potersi immergere, per esplorare, per interrogarsi. Stile di ascolto vicino all’Energia Colore Gialla.
Ci sono molte situazioni lavorative in cui l’oratore ha bisogno che l’ascoltatore assorba il materiale che sta trasmettendo senza commenti o giudizi, semplicemente immergendosi in ciò che viene trasmesso. Quando il messaggio di chi parla ha lo scopo di informare, un ascoltatore coinvolgente si assicura che capisca tutto. Se qualcuno dice “Sono qui per darti un aggiornamento oggi” o “È importante che tu lo sappia”, quello è il tuo segnale per essere un ascoltatore coinvolgente. Puoi prendere appunti, catalogare mentalmente le informazioni che stai ascoltando o fare domande chiarificatrici per confermare ciò che hai sentito. L’obiettivo principale dell’oratore è che tu sia una spugna di contenuti.

SUPPORT. Bisogno di aiuto. Il tuo interlocutore ha bisogno di essere ascoltati per ottenere un supporto. Stile di ascolto vicino all’Energia Colore Verde.
Tutti sperimentano sfide sul lavoro così come vittorie. Entrambe le situazioni sono opportunità per creare una connessione umana. Essere un ascoltatore di supporto di successo significa riconoscere e rispecchiare i sentimenti di chi parla. Se dicono: “Sto avendo una giornata orribile” o “Ho le migliori notizie”, questo è il tuo segnale per essere un ascoltatore di Support. Puoi rispondere con parole e azioni che convalidano i sentimenti di chi parla. Sei il confidente a seconda del contesto e della situazione.

Andare avanti con empatia

Spesso i clienti e i partecipanti ai workshop ci chiedono: “Perché non posso semplicemente chiedere alle persone che tipo di ascolto desiderano?” La verità è che è un approccio perfetto per alcune situazioni. Ma abbiamo scoperto che i comunicatori più influenti sono in grado di capire cosa vuole la persona che parla con un piccolo sforzo e sono in grado di farlo senza gravare ulteriormente sulla persona che parla.

Se vuoi migliorare nell’ascolto e costruire la tua influenza nel processo, chiediti: “Cosa vuole da me la persona che parla?” Nella maggior parte dei casi, hanno bisogno di più del contatto visivo e di un cenno del capo, soprattutto nel mondo del lavoro. Diventi più prezioso adattando il modo in cui hanno bisogno che tu ascolti. Questo porta a risultati migliori.

Ogni giornata lavorativa è dinamica e tutti i nostri team e colleghi hanno bisogno di cose diverse in momenti diversi. Non è sempre facile per i leader sapere quali sono gli obiettivi delle persone mentre parlano. Ma se siamo disposti ad adattarci e uscire dai nostri stili predefiniti, saremo sulla buona strada per diventare ascoltatori più compassionevoli ed efficaci.

Fonti: Nancy Duarte dal sito del MIT Sloanreview.mit.edu

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