Come fai a sapere se sei adeguatamente disponibile ad impegnarti?
Dopo aver introdotto “Il Self Coaching per realizzare un obiettivo di cambiamento” per andare avanti occorre rispondere alla domanda: come fai a sapere se sei adeguatamente disponibile ad impegnarti?
Non esiste la risposta giusta! Esiste la risposta giusta per te, per il tuo Obiettivo, in questo momento e nel contesto che stai vivendo.
Tra le due opzioni, se ritieni di avere un’energia motivazionale sufficiente è meglio scegliere la prima opzione: arrivare definire l’Obiettivo, che cosa fare e poi ad AGIRE: attuare azioni risolutive per il tuo Obiettivo oppure tentativi, sperimentazioni, imparando dagli errori. È nell’esecuzione del Piano d’Azione del tuo Obiettivo che verificherai il tuo impegno. L’indecisione, il rinvio, il rimuginare sulla tua inazione… sono tutte strategie efficaci per evitare quello che sai già di dover fare: se conosci le iniziative da prendere e non devi far altro che prenderle!
È meglio scegliere la seconda opzione se intendi scoprire la SFIDA (la “cosa giusta da fare”j, la tua DETERMINAZIONE per il Cambiamento, la FATTIBILITÀ del tuo Obiettivo. Questa opzione ti offre l’opportunità di andare oltre le tue perplessità e/o se ritieni di avere bisogno di esplorare la SFIDA e/o aumentare la tua DETERMINAZIONE, di verificare la FATTIBILITÀ del tuo obiettivo. La Determinazione e la Fattibilità potrebbero essere “predittivi” del tuo potenziale impegno.
Tieni conto che quale sia la scelta che fai, comunque questa Sessione di Self Coaching sarà per te un’occasione (unica) di apprendimento.
Nel dubbio puoi anche scegliere adesso di tornare nella prima pagina e scegliere la “Sessione di Self Coaching APPROFONDITA”, cliccando “Indietro” nel pulsante posto in fondo a questa pagina.
Quale “cavallo” hai a disposizione per questo tuo Obiettivo?
In uno dei suoi discorsi brevi, il Buddha afferma che i cavalli si dividono in quattro categorie: eccellenti, buoni, mediocri e pessimi. Secondo il sutra (discorso o insegnamento del Buddha) il cavallo eccellente si muove prima ancora di sentire sulla schiena il colpo della frusta: l’ombra della frusta o il più piccolo richiamo del cavaliere sono sufficienti a farlo avanzare. Il cavallo buono si muove alla minima frustata. Il cavallo mediocre non si sposta finché non sente dolore, e il cavallo pessimo aspetta che il dolore gli penetri fin nel midollo delle ossa.
Paradossalmente, è il quarto cavallo, quello che soffre di più, ad avere lo spirito più vero e il cuore più grande. Non è superbo né arrogante e ha compassione degli altri cavalli che lottano, perché la lotta è la costante della sua esistenza.
Accettare se stessi significa anche considerare che gli obiettivi più sfidanti a volte sono in carico al “cavallo pessimo”… questo è un punto decisivo: quando scopriamo di avere il cavallo peggiore… potremmo essere spinti a impegnarci più seriamente. Infatti è questo cavallo pessimo che preferisce soffrire procrastinando… piuttosto che gioire adempiendo agli obiettivi che abbiamo stabilito.
Possiamo guardare con compassione questo senso di inadeguatezza, e usarlo come sprone per continuare a impegnarci nello sviluppo interiore, nella ricerca della nostra vera natura.
Che fare, allora? Che altro?
Un pensiero intenzionale si distingue dagli altri di contenere “un’azione futura” ma solamente una minima parte dei pensieri intenzionali si traducono in Obiettivi e poi in Azioni. Il Coaching è un processo che costruisce azioni praticabili attraverso lo sviluppo di Obiettivi. Il Cambiamento si attua solo quando si passa all’azione: fare ciò che va fatto, quando va fatto, a seconda delle circostanze.
Tutto quello che otterrai da questa Sessione di Self Coaching è una creazione di presupposti motivazionali e ideativi per passare poi all’attuazione del tuo Obiettivo… o al tentativo di realizzarlo.
Meglio imparare dagli errori che “non imparare” rimanendo paralizzati dai dubbi:
«Mai tentato. Mai fallito. Fa niente. Tentare di nuovo. Fallire di nuovo. Fallire meglio». Samuel Beckett
”Non possiamo decifrare la vita con la mente. La vita si capisce vivendola. Anche quando ci illudiamo di aver compreso ogni cosa a livello intellettuale, la vita raramente si rivela una riproduzione perfetta della nostra visione mentale. Quando siamo indecisi, dobbiamo pertanto passare all’azione nonostante i dubbi e le perplessità. Dobbiamo andare avanti, anche se solo a piccoli passi. A prescindere dalla direzione che sceglieremo, probabilmente otterremo nuove informazioni e faremo nuove esperienze. Le nostre azioni hanno un effetto sul mondo.” Gregg Krech