imageRiporto qui di seguito un riassunto di quanto appurato dalla Confederazione Italiana di Coach (ICF).

La Legge 4/2013 recita che “l’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, …” (Art.1, comma 4). Essa individua essenzialmente tre categorie di Professionisti (sebbene non le enunci esplicitamente in questi termini):

  • I Professionisti che, nel rispetto delle norme della legge, possono autoregolamentarsi (art. 6, comma 1);
  • I Professionisti che possono aderire e fare attestare da un’Associazione Professionale la propria qualità professionale e gli standard qualitativi che essi mantengono e aggiornano nel tempo (art.7); [N.D.R.: quello che accade con le Credenziali ICF]
  • I Professionisti che possono certificarsi individualmente secondo le norme tecniche UNI-CEN-ISO (art 9, comma 2).

La modalità di riferimento per le certificazioni i riferimento (per esempio, le Credenziali ICF: ACC, PCC, MCC) per i coach attualmente possono scegliere solo tra le prime due categorie di professionisti (autoregolamentarsi e farsi attestare da un’Associazione Professionale la propria qualità professionale, l’ICF per i Coach).

Quando sarà possibile ottenere una certificazione conforme alla legge?

L’emanazione di una norma tecnica UNI sul coaching consentirà agli Organismi di Certificazione (OdC) accreditati da Accredia (Ente Unico di Certificazione) di rilasciare, al singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma tecnica UNI per la singola professione (art 9).

Fonte: ICF Italia